Accadde oggi. 1974: si tiene in Italia il referendum sul divorzio

Il 12 maggio del 1974 è una data importante nella storia della Prima Repubblica italiana. Si aprono infatti in quel giorno le urne per il voto sul referendum abrogativo della legge 898 del 1970, intitolata “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”. La normativa, meglio nota come “legge Fortuna-Baslini” dai cognomi dei primi firmatari, il socialista Loris Fortuna e il liberale Antonio Baslini, aveva introdotto l’istituto del divorzio nell’ordinamento giuridico italiano.

La nuova legge, tuttavia, aveva incontrato l’opposizione di molti cattolici, anche se non di tutti. La Democrazia Cristiana (così come il Movimento Sociale Italiano), con in testa il segretario Amintore Fanfani, si era dichiarata contraria, come anche Comunione e Liberazione e la Conferenza Episcopale Italiana, mentre a favore erano il movimento dei “cattolici democratici” e le ACLI.

Nonostante l’impegno degli antidivorzisti, degli oltre 32 milioni di italiani che accorsero alle urne proprio quel 12 maggio e il giorno seguente, il 59,26% si espresse per il “no” all’abrogazione. Fu una dura sconfitta, oltre che per la DC, anche per la Chiesa. I “sì” prevalsero solamente in Trentino, in Veneto e nel sud Italia, con l’eccezione dell’Abruzzo, della Sicilia e della Sardegna.

 

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Redazione di Conoscerelastoria.it

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