Secondo la tradizione, il 7 aprile del 1167 fu fondata, all’abbazia di Pontida, con l’omonimo e celebre giuramento, la “Lega Lombarda”: un’alleanza militare tra i comuni del nord Italia che si poneva l’obiettivo di difendere l’autonomia degli stessi dalle mire dell’imperatore Federico I Barbarossa, che, dopo la Dieta di Roncaglia del 1158, auspicava di riportare sotto il controllo imperiale l’Italia settentrionale.
All’atto fondativo della Lega Lombarda erano presenti i giurati dei comuni di Ferrara, Lodi, Milano, Parma e Piacenza. Successivamente l’alleanza fu estesa ad altre realtà municipali, portando prima a 26 e poi a 30 il numero dei comuni aderenti. Tra questi Crema, Cremona, Mantova, Bobbio, Bergamo, Brescia, Genova, Bologna, Padova, Modena, Reggio nell’Emilia, Treviso, Venezia, Novara, Tortona, Vercelli, Vicenza e Verona. L’alleanza intercomunale ottenne anche l’appoggio di papa Alessandro III. In suo onore fu fondata, dalla Lega Lombarda, la città di Alessandria, in Piemonte.
Oltre a rappresentare un’alleanza militare, la Lega Lombarda si governava attraverso un sistema confederale, con un consiglio (denominato “Universitas”) distinto da quello dei suoi singoli membri.