Il 7 gennaio 1978 un commando, criminale, di estrema sinistra (Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale) assalta a colpi di mitraglietta la sede del Fronte della Gioventù di via dell’Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano a Roma. Muiono, sotto i colpi, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Poche ore più tardi, nel corso di un raduno di militanti missini accorsi sul luogo, alla notizia dell’agguato, muore anche Stefano Recchioni, militante del FdG diciannovenne ucciso da un proiettile sparato da un carabiniere.
Nel primo anniversario della strage, il 10 gennaio 1979 sono uccisi – lo stesso giorno – altri due militanti di destra: Alberto Giaquinto e Stefano Cecchetti. L’omicidio di Cecchetti (assassinato da estremisti di sinistra) diverrà movente dell’omicidio del militante di Lotta continua Valerio Verbano il 22 febbraio ’79, ad opera dei Nuclei Armati Rivoluzionari.
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(Immagine di sfondo: i caduti della strage di Acca Larentia. Fonte immagine: qui)