Tra la città di Merano e il Passo Resia, nella Val Venosta, sorge uno dei più maestosi castelli dell’Alto Adige, il castel Coira, che, fondendo architetture romaniche, gotiche e rinascimentali, sembra aver meglio di tutti gli altri vinto la sfida dei secoli.
Edificato intorno al 1253 dal vescovo di Coira, Heinrich von Montfort, allo scopo di contenere l’espansione della famiglia Matsch. Il nucleo originario del castello era formato dal mastio, il muro di cinta e il palazzo. Quando la diocesi di Coira perse la disputa territoriale con Mainardo II di Tirolo-Gorizia, il maniero passò di mano e, ironia della sorte, divenne proprietà degli stessi Matsch, signori di Mazia, nel 1297. I Matsch lo mantennero fino all’estinzione del casato nel Cinquecento, quando il castello divenne proprietà dei conti Trapp, che lo ingrandirono.
Con i Trapp, Castel Coira divenne una dimora rinascimentale e si arricchì di bastioni, terrazze e giardini. Allo stesso periodo risale il loggiato, cuore del palazzo, collocato intorno a un cortile interno e impreziosito da una decorazione pittorica e scultorea che lo abbraccia interamente. Sulle pareti spiccano gli affreschi di animali tratti dalle favole di Esopo insieme a creature fantastiche. Le volte, invece, sono affrescate con un motivo a foglie che non è solo un ornamento, ma un modello originale per rappresentare l’albero genealogico dei Matsch e dei Trapp.
Tra le sue maggiori attrazioni, troviamo una splendida e raffinata loggia rinascimentale risalente al 1570, con bellissimi affreschi che raccontano scene di vita quotidiana, episodi storici e mitologici. Altri due significativi luoghi di interesse sono la Vecchia Cappella, che, pur essendo stata sconsacrata nel 1563 e utilizzata anche come forno ed affumicatoio, custodisce la stupenda statua di una Madonna romanica del 1270, e l’Armeria privata più grande del mondo. Qui sono esposte armi e oltre 50 armature appartenute alle famiglie Matsch e Trapp.