Maestoso ed elegante, il Castello Svevo di Trani era ispirato ai Castra Romani e alle costruzioni crociate in Terra Santa. Eretto sul mare, in un’area dai bassi fondali, esso fu uno degli edifici più importanti del fitto sistema difensivo voluto dall’imperatore, che ne affidò la realizzazione a Filippo Cinardo, conte di Acquaviva e Conversano.
I lavori iniziarono nel 1233 e si conclusero nel 1249. Come molti altri castelli federiciani, è a base quadrata con torri angolari e fossato ed è circondato da mura di cinta. Pietro Tiepolo, figlio del doge di Venezia Jacopo Tiepolo e comandante delle truppe della Lega Lombarda catturato nella battaglia di Cortenuova del 1237, venne impiccato proprio in una delle torri della roccaforte.
Il suo corpo venne addirittura esposto come monito e offesa per le galee della Serenissima che spesso compivano incursioni nella zona. Nel 1259, pochi anni dopo la morte di Federico II, il figlio Manfredi celebrò sfarzosamente qui le sue nozze con Elena Ducas, figlia diciassettenne di Michele II, despota d’Epiro. Quando il marito, che, stando alle cronache, ne era molto innamorato, venne ucciso dagli Angioini durante la Battaglia di Benevento del 1266, la fine della sfortunata ragazza era già segnata. Imprigionata e isolata da Carlo d’Angiò, si lasciò morire di inedia e dolore prima di compiere 30 anni.