Bruttina e destinata al convento, a 14 anni Caterina, nata Sofia Federica Augusta di Anhalt-Zerbst, figlia del principe prussiano Cristiano Augusto e della principessa tedesca Giovanna di Holstein- Gottorp, fu scelta dalla zarina Elisabetta come moglie del futuro zar di Russia Pietro III. Amata dal popolo ben più dell’inetto marito, che fu imprigionato e deposto dalla guardia imperiale, ne prese il posto sul trono nel 1762 con il nome di Caterina II, facendo rinascere il Paese.
Ma la zarina Caterina è nota anche per la sua fissazione per il sesso e per i suoi numerosi amanti. Tra i tanti amori della zarina, il più sincero fu quello per Grigorij Potemkin. Anche lui, come gli altri (primo fra tutti Poniatowski, che divenne re di Polonia), fu lautamente ricompensato per i suoi servigi a suon di cariche e privilegi. Quando si stancava dei suoi amanti, Caterina li ricopriva di doni.
Caterina II: i doni per liberarsi degli amanti
Per Potemkin ordinò alla fabbrica di ceramiche di Sèvres un servizio da tavola di 800 pezzi con decorazioni di cammei che, pagato con grande ritardo, portò l’azienda sull’orlo della bancarotta. In materia di sesso era esigentissima. Pare che una dama di compagnia, la contessa Praskovya Bruce, soprannominata per questo l’“Eprouveuse” (colei che fa la prova), fosse stata incaricata dalla zarina di testare le capacità sessuali dei potenziali amanti prima di ammetterli nell’alcova imperiale.
Si vocifera anche che, dopo l’assalto al Palazzo d’Inverno, durante la rivoluzione russa del 1917, nei sotterranei siano stati rinvenuti diversi giocattoli erotici appartenuti alla zarina.