Folklore. Strigoi: il vero vampiro non era elegante né romantico

Strigoi viene dal latino strix-strigis (strega, vampiro) ed è il non morto per eccellenza. Anzi, ad essere precisi è il non morto e basta.

Dimenticate dunque i vampiri complessati di Twilight, l’austero Conte di Christopher Lee e l’elegantissimo Dracula di Bela Lugosi. Lo strigoi era tutto fuorché affascinante, bello, seducente.

Questa figura del folklore europeo-orientale fa la sua prima comparsa in una cronaca del XV Secolo secondo cui lo strigoi sarebbe comparso in un villaggio dell’Istria.

Da allora, in tutta la penisola balcanica ed in Romania gli avvistamenti o le uccisioni di strigoi si susseguirono… fino a XX Secolo inoltrato.

La “palma” di ultimo strigoi spetta ad un anziano agricoltore romeno, Petre Toma. E’ il 2004… sì, avete capito bene, il 2004 neanche 20 anni fa quando il settantenne Toma muore per cause naturali ed è sepolto in un camposanto della județ Doli (contea di Doli), in Oltenia vicino al confine con la Bulgaria.

Non siamo dunque in Transilvania, ma nel sud di un paese nel quale alcune tradizioni sono diffuse ben oltre la regione resa celebre da Bram Stoker.

Alcuni giorni dopo l’inumazione, il cadavere di Toma è riesumato dai familiari. Il cuore, strappato dal petto, il corpo bruciato e le ceneri mescolate ad acqua e ad altre sostanze. L’ “esorcismo” si concluse con l’arresto di sei dei partecipanti e la loro condanna a sei mesi per violazione di cadavere.

Si trattò, come enunciato, dell’ultimo caso documentato di strigoi ma nessuno può tenere conto di eventuali, possibili successive circostanze di “esorcismi”  eseguiti negli anni successivi. E, forse, ancora oggi. Alcune credenze sono infatti dure a morire… più dure di qualunque paletto di frassino!

Redazione Conoscere La Storia

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