Londra tra sangue e occulto: Jack lo Squartatore e la Golden Dawn

Immaginarsi l’atmosfera della Londra dell’Ottocento spesso porta al materializzarsi di scenari cupi e fumosi, scenari di una città che cresceva industrialmente ma che non riusciva a garantire a tutti i suoi abitanti le stesse condizioni e, anzi, che vedeva molti di essi sprofondare in situazioni che oggi potremmo tranquillamente definire disumane. È in queste atmosfere che nacquero romanzi tenebrosi come il Dracula di Bram Stoker. E non è forse un caso che Londra, secondo una curiosa leggenda, sarebbe parte di un triangolo mondiale della “magia nera”, con Torino e San Francisco. Di certo è che è sempre in queste atmosfere che si sviluppò una delle più misteriose catene di delitti seriali della storia: quella di Jack lo Squartatore.

In un lasso di tempo tra l’estate e l’autunno del 1888, questo misterioso assassino si muoveva in una periferia degradata di Londra, il quartiere di Whitechapel, frequentato da ubriaconi, piccoli criminali e prostitute. Era tra queste che Jack sceglieva le sue vittime, uccidendone cinque (quelle accertate, ma si pensa che potrebbero essere state anche 15). Il suo modus operandi era fisso: strangolava le malcapitate e poi infieriva sui corpi, asportandone pezzi di organi. La sua ultima vittima sicura, Mary Jane Kelly, di 25 anni, fu massacrata nel modo più efferato: la poverina fu trovata con la gola completamente squarciata, il viso reso irriconoscibile dalle orrende mutilazioni, il petto e l’addome aperti e con molti organi interni rimossi. Tra questi, il fegato le era stato posizionato tra le gambe e l’intestino arrotolato sulle mani, mentre i muscoli degli arti erano stati asportati.

Londra tra sangue e occulto: lo scritto di Giorgio Galli

Nonostante, nel tempo, siano stati oltre un centinaio i nomi che si sono aggiunti alla lista dei sospettati, il responsabile non fu mai individuato. Tra le teorie più interessanti c’è anche quella menzionata dal politologo Giorgio Galli che, nel suo libro “Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich millenario” spiegò che “nell’anno successivo alla fondazione della Golden Dawn Londra è sconvolta da una serie di crimini sessuali, quelli di Jack lo squartatore (…) sono note le ipotesi secondo le quali il mistero sarebbe dovuto al fatto che in qualche modo quei delitti sessuali avrebbero coinvolto mèmbri dell’alta società. Vi si è vista inoltre la connessione con pratiche esoteriche (…) Un altro testo riprende la tesi che l’assassino fosse John Druitt Montague: è la tesi tradizionale, poiché dopo la scoperta del suo cadavere gli assassinii cessarono. Ma si aggiunge che in realtà egli non si suicidò gettandosi nel Tamigi, come affermato a suo tempo, bensì fu assassinato. Il suo corpo con le tasche piene di pietre era stato ripescato nel fiume a pochi metri da Osiers, una dimora privata di Cheswick che veniva utilizzata per le riunioni di un club detto degli Apostoli, una società dai fini oscuri alla quale Druitt apparteneva e della quale erano membri molti aristocratici e anche un possibile erede al trono d’Inghilterra, Albert Victor (Eddy) duca di Clarence, nipote della regina Vittoria, a sua volta sospettato di essere ‘The Ripper'(…). L’accostamento delle date (il duca di Clarence si ammalò nel corso del 1890 e morì nel 1891 o secondo altri nel 1892) permette un’ipotesi: vi è una tradizione di magia sessuale e di magia nera, che provoca discussioni e divisioni nei circoli occultistici, che si rinverdisce con l’incontro tra Eliphas Levi e Bulwer Lytton, che in parte è presente nella fondazione della “Golden Dawn” (1887), che può essere connessa con gli assassinii quasi rituali del 1888, come tali presentati in una storia ritenuta fantastica negli anni Quaranta, ai quali segue una sorta di epurazione nelle società occultistiche”.

Londra tra sangue e occulto: cos’era la Golden Dawn

L’Hermetic Order of the Golden Dawn era una congrega occultista di ispirazione rosicruciana (cioè che si rifaceva alla leggendaria società dei Rosacroce) fondata da tre uomini: William Robert Woodman, William Wynn Westcott e Samuel Liddell MacGregor Mathers. Fu Mathers a elaborare la struttura dei gradi, producendo un ordine esterno e un secondo ordine, una cerchia interna chiamata Rosæ Rubeæ et Aureæ Crucis (Rosa Rossa e Croce d’Oro). All’interno di questa si dovevano trasmettere elementi di magia cerimoniale non destinati alla cerchia più esterna. Tra gli appartenenti alla Golden Dawn figurarono il premio Nobel per la letteratura William Butler Yeats, legato anche a un’altra realtà occultista, la Società Teosofica di Helena Blavatsky, l’esperto di tarocchi Arthur Edward Waite e l’occultista Aleister Crowley. Un nome, quest’ultimo, spesso accostato anche al satanismo moderno.

Esiste dunque un legame tra i delitti dello “Squartatore” e la magia cerimoniale della Golden Dawn, vista la contemporaneità dei fatti? Chissà. Forse la verità, proprio come l’identità del celebre serial killer, è destinata a non essere mai scoperta.

 

 

 

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Redazione di Conoscerelastoria.it

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