C’è un museo davvero imperdibile per gli appassionati di storia del trasporto ferroviario.
Si tratta del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, a Portici, in provincia di Napoli. Struttura posta tra il mare e la stazione ferroviaria di Pietrarsa-San Giorgio a Cremano.
Il museo sorge qui, perché, anche se costruita prima dell’Unità, la prima ferrovia italiana venne realizzata nel Regno delle Due Sicilie, per volere di re Ferdinando.
Lunga 7,25 chilometri, essa univa Napoli a Portici. Dopo poco più di anno di lavori diretti dall’ingegnere francese Armand Joseph Bayard de la Vingtrie, la sua inaugurazione si tenne il 3 ottobre 1839.
Il sovrano presenziò alle celebrazioni e lodò accoratamente questo innovativo “cammino ferrato”, sottolineandone la notevole utilità che avrebbe portato al suo popolo.
In particolare il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa sorge dove un tempo erano attive le Reali Officine, ovvero la prima fabbrica siderurgica italiana specializzata in locomotive, rotaie e materiale rotabile, e voluta sempre da Ferdinando.
Qui, nel lontano 1853, lavoravano circa 700 operai. Un’industria colossale, in sostanza il primo grande nucleo industriale d’Italia, circa 50 anni prima che nascessero aziende come FIAT o Breda.