La Necropoli delle Pianacce di Sarteano si trova tra la Val d’Orcia e la Valdichiana. Gli scavi nell’area iniziarono nel giugno 1954. Purtroppo, però, per molto tempo, il sito è stato abbandonato. Solo recentemente, a partire dal 2000, sono state condotte nuove e significative campagne di lavoro, curate dal Museo Civico Archeologico di Sarteano e dal Gruppo Archeologico Etruria.
La perizia del team impegnato negli scavi ha permesso di riportare alla luce molte tombe, che vanno dal VI al II secolo a.C. Una delle scoperte più importanti è stata fatta nel 2003: la Tomba della Quadriga Infernale, risalente al 330-320 a.C., è una testimonianza eccezionale della civiltà etrusca, sia per l’ottimo stato di conservazione dei vivaci affreschi, sia per i temi rappresentati. Nell’ipogeo è dipinta una visione dell’aldilà maestosa e spaventosa: un demone, forse Charun (Caronte), è in testa a un carro trainato da due leoni e due grifoni e si allontana dal defunto, lasciato al confine con l’oltretomba. Accanto a questa raffigurazione senza precedenti, ci sono elementi più comuni, come scene di banchetto, un serpente a tre teste – tipico mostro infernale etrusco -, e un ippocampo di dimensioni notevoli. Altra particolarità è che, con tutta probabilità, la tomba venne usata come abitazione o rifugio durante il Medioevo, come provano alcuni reperti che vi sono stati rinvenuti. Dato che la tomba della Quadriga Infernale, aperta al pubblico due anni dopo la scoperta, ha un accesso limitato per motivi di conservazione ed è visitabile solo una volta a settimana, se ne può ammirare una copia fedelmente ricostruita al Museo Civico Archeologico di Sarteano.
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(Immagine: sarcofagi etruschi. Fonte: Foto di M W da Pixabay)