Le rovine di Selinunte sono uno dei luoghi simbolo della Sicilia. Nel parco archeologico dell’antica città, vi aspetta la magnifica acropoli greca, che, fortificata, era posta su un altopiano che si staglia sul mare.
La polis di Selinunte fu fondata, tra il 650 a.C. e il 629 a.C., dai coloni di Megara Iblea. Il centro fu tra i più floridi e vivaci della Magna Grecia, grazie alla sua posizione strategica e al fiorente sviluppo dei commerci, dell’artigianato e delle arti. Almeno fino al 480 a.C., essa fu alleata dei Cartaginesi, insediati lungo le coste occidentali dell’isola, ma, durante la Battaglia di Himera, passò dalla parte di Siracusa. Nel 409 a.C., però, subì una pesante sconfitta proprio per mano dei punici: circa 6000 uomini, guidati da Annibale Magone, la assediarono e distrussero. Ricostruita dal politico e militare siceliota Ermocrate, fu in seguito rioccupata dai cartaginesi, ma la sua decadenza era già iniziata.
Nell’acropoli si trovano oggi i resti di cinque luoghi sacri, prevalentemente di ordine dorico. I templi O e A, forse dedicati a Poseidone e ai Dioscuri, dovrebbero risalire al 480-470 a.C. Sono uno a ridosso dell’altro e contavano sei colonne sui lati brevi e 14 sui lati lunghi.
Il tempietto B, probabilmente di età ellenistica (circa 250 a.C.), è di dimensioni ridotte e, secondo la ricostruzione dell’archeologo J.Hittorff (1792-1867), era dedicato al filosofo e scienziato Empedocle. Il tempio C, databile al 580- 570 a.C., è uno dei più antichi e grandi dell’area ed era dedicato ad Eracle o ad Apollo. Parte dell’architrave e 14 colonne del lato nord sono stati restaurati e regalano una spettacolare maestosità al complesso. Il vicino tempio D, in onore di Atena, dovrebbe risalire al 570-550 a.C. Poco distante, si ergono le rovine di altri grandi templi. Il tempio E, dedicato ad Era e risalente al 490-480 a.C., è stato parzialmente ricostruito e, con le sue 68 fiere e incantevoli colonne e parte della trabeazione, è l’attrazione centrale. Il tempio F, del 560-530 a.C., era in onore di Atena e circondato da 36 colonne. Il G era una delle più grandi costruzioni religiose dell’antichità, probabilmente dedicata ad Apollo, e misurava 110,36 x 50,10 metri.