Parco archeologico di Siracusa: il teatro greco e l’orecchio di Dioniso

Il parco archeologico di Neapolis a Siracusa è una tappa essenziale per un itinerario nella Sicilia meridionale, con il celebre “Orecchio di Dioniso” e con il suo magnifico teatro, costruito nel V sec. a.C. dall’architetto Damocopos e ristrutturato durante il regno di Ierone II (III sec. a.C.). Questo è un “luogo sacro” per la storia del teatro mondiale perché ospitò significative rappresentazioni di eccellenti drammaturghi, tra cui Epicarmo, Formide, Deinoloco, Antifonte e, soprattutto, Sofocle.

Qui, il padre della tragedia greca mise in scena Le Etnee e I Persiani, la più antica opera teatrale giunta fino a noi. Nell’area ci sono anche l’ara di Gerone II e le Latomie, cave di pietre usate come prigioni e da cui venivano estratti ingenti blocchi roccia a scopo edilizio. La più celebre e caratteristica è sicuramente appunto l’Orecchio di Dionisio, all’interno del quale le voci risuonano con un eco particolare.

Ma numerosi altri sono i gioielli custoditi da questo polmone verde di Siracusa, che ha preservato peraltro una fitta vegetazione, che include, nella zona della Latomia di Santa Venera, anche il plurisecolare Ficus delle Pagode, uno spettacolare esemplare di ficus macrophylla trasformato dai secoli in un monumento naturale.

 

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Redazione Conoscere La Storia

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