Mercenari celti al servizio del tiranno di Siracusa? Raccontano le fonti romane che i Galli Senoni, fuggiti dall’Urbe dopo il sacco di Brenno (387 a.C.), mandarono un’ambasciata al tiranno di Siracusa per offrirgli un’alleanza militare. Dionisio era impegnato nella guerra contro la lega italiota e i Galli gli proposero un trattato di cobelligeranza, sottolineando come le due parti avessero a che fare con lo stesso nemico: gli Etruschi. La proposta risultò gradita a Dionisio, che assicurava alla sua causa forti combattenti e si cautelava contro la possibilità che quell’ingovernabile forza d’urto si rivolgesse contro di lui.
L’alleanza con Dionisio durerà una trentina d’anni, durante i quali i Celti effettueranno razzie anche in Puglia e in Campania. Proprio venendo dalla Japigia (l’attuale Puglia), insieme ai siracusani, porteranno un attacco combinato alla città di Caere, solo parzialmente riuscito. Grazie ai reclutamenti di mercenari, i Celti fecero il loro primo ingresso in Grecia, nel 368-367 a.C., dopo la battaglia di Leuttra quando, insieme a truppe iberiche, furono inviati a combattere al fianco degli Spartani in difficoltà contro l’assediante Epaminonda.
Note: l’articolo è contenuto nella speciale monografia “Celti”, disponibile nello store Sprea Editori