La volontà borbonica di promuovere cultura e innovazione trovò una delle sue massime espressioni nel Teatro San Carlo di Napoli. Trionfale, splendente, sontuoso, questo teatro d’opera è il più antico del mondo. Nato 41 anni prima della Scala di Milano e 55 anni prima delle Fenice di Venezia, il suo stile e la sua composizione architettonica hanno influenzato le successive costruzioni del genere.
Voluto da Carlo di Borbone, fu realizzato da Giovanni Antonio Medrano e Angelo Carasale. Completato in soli otto mesi e costato circa 75mila ducati (circa 1,5 milioni di euro attuali), poteva ospitare oltre 1300 persone. Durante la sera dell’inaugurazione, avvenuta il 4 novembre 1737, proprio nel giorno dell’onomastico del re, venne rappresentato l’Achille in Sciro, opera seria con libretto di Pietro Metastasio e musica di Domenico Sarro. A entusiasmare il pubblico, le voci del contralto Vittoria Tesi, nella parte dell’eroe greco, della prima donna soprano Anna Peruzzi e del tenore Angelo Amorevoli. Ristrutturato con gusto neoclassico dall’architetto Antonio Niccolini agli inizi del XIX secolo, ha ospitato meravigliosi spettacoli e prime di grandi maestri della musica, tra cui Rossini, Donizetti e Verdi, ed è, ancora oggi, uno dei principali teatri italiani. Da secoli, citando Stendhal, è un luogo in cui “gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita.”