La splendida Villa Adriana di Tivoli fu costruita, tra il 118 e 134 d.C., per Adriano, l’imperatore “buono” e di origini spagnole che successe a Traiano nel 117 d.C. Amante della cultura e della lettura, attento conoscitore dell’arte, della filosofia e dell’architettura, Adriano realizzò un palazzo imperiale specchio delle sue passioni e della sua erudizione. Nel grandioso complesso c’erano teatri, biblioteche latine e greche, terme, appartamenti imperiali, sale di rappresentanza, stanze per gli ospiti, locali dei servi, giardini con fontane, vasche, statue, colonnati, etc. L’imperatore volle addirittura riproduzioni di edifici greci ed egiziani.
Una parte dei giardini è la copia dell’Accademia dove insegnava Platone, mentre il Pecile, una meravigliosa piazza con portico colonnato, è ispirato allo Stoà Pecile dell’agorà di Atene. In alcune cave sotterranee, invece, venne realizzato un ninfeo degli Inferi, una sorta di ricostruzione fantastica dell’Ade. Le due attrazioni più suggestive sono il Teatro Marittimo, una splendida vasca di forma circolare con un’isolettam centrale circondata da colonne, e il Canopo.
Ispirato al santuario di Serapide, situato tra Canopo e Alessandria, sul delta del Nilo, esso è composto da una grande piscina adornata da maestose colonne e statue, con un triclinio in fondo. Luogo che fu perfetto per celebrazioni e banchetti, è reso tanto più incantevole da preziosi giochi di luce e riflessi acquatici, che ne fanno uno degli scorci più intriganti e romantici dell’intero Lazio.