Il palestinese Abd al-Aziz al-Rantissi fu, nel 1987, uno dei fondatori del “movimento di resistenza islamica” Hamas. Dodici anni più tardi divenne il braccio destro di Ahmed Yassin, leader di Hamas, fungendo da elemento di collegamento tra la fazione armata del movimento e la sua parte politica.
Nel 2003 è vittima di un primo attentato israeliano, nel quale muoiono una donna e una bambina, ma rimane solo ferito insieme al figlio. L’anno seguente si fa promotore di una tregua decennale con Israele, in cambio del riconoscimento della Palestina. Dopo l’assissinio di Yassin è eletto capo politico di Hamas.
Il 17 aprile del 2004, mentre si trova all’interno della sua auto, viene colpito da un missile sparato da un elicottero statunitense Apache in dotazione all’esercito israeliano. Il figlio di 27 anni e la guardia del corpo muoiono sul colpo. al-Rantissi perirà in ospedale poco dopo. L’attacco fu condannato dall’Unione Europea e anche gli Stati Uniti si mostrarono critici.
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