In molti abbiamo visto Braveheart. Non tutti però conosciamo le dinamiche delle guerre scozzesi per l’indipendenza. Già, perché prima dei cruenti scontri di Stirling e di Falkirk superbamente raccontati nel film, vi è l’invasione inglese. Che inizia proprio il 27 aprile dell’anno 1296 con Edoardo I Plantageneto che sconfisse i ribelli scozzesi a Dunbar.
Il Re scozzese John Balliol aveva infatti rifiutato all’Inghilterra del sostegno nella guerra contro la Francia. Una mancanza che il Plantageneto volle punire sottomettendo il ribelle. E’ guerra.
Il primo atto del conflitto è il saccheggio della città di Berwick nel marzo 1296. Poi, la battaglia…
I due eserciti si fronteggiarono a Dunbar, località sulla costa orientale dell’isola. Sebbene manchino dati precisi sullo svolgimento dello scontro, si sa per certo che la vittoria inglese è rapida e con pochissime perdite. Al contrario gli scozzesi, meno organizzati e travolti dalla cavalleria pesante, subiscono perdite elevate.
L’attacco inglese alla Scozia dura poco tempo. In breve, infatti, sono molte le città che caddero, compresa Edimburgo che, dopo appena una settimana di assedio, capitolò.
Vittorie veloci ma senza pace. Occupata la Scozia, nell’arco di un anno gli scozzesi organizzano una forte ribellione guidata da Sir William Wallace, sì quel Wallace che abbiamo conosciuto in Braveheart. E nel 1297 inglesi e scozzesi si scontrarono una seconda volta, a Stirling Bridge dove gli uomini di Wallace ebbero la meglio.
Era inizia la Prima Guerra d’Indipendenza scozzese che si sarebbe estesa sino al 1328. Poi, fino dal 1333 al 1352 la Seconda Guerra d’Indipendenza scozzese terminata con l’indipendenza del Regno di Scozia.
Le due corone sarebbero poi state riunite da Re Giacomo I (Re Giacomo VI di Scozia) nel 1606.
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