Sono partite oggi, lunedì 2 settembre, nuove ricerche con una campagna di scavi da parte dell’Università degli Studi di Cagliari nella grotta di Acquacadda a Nuxis, nel Sulcis, per conoscere la storia della Sardegna prenuragica e indagare sul passaggio dalla cultura di Monte Claro, nell’età del Rame a quella di Bonnannaro, nella prima età del Bronzo, per capire quale ruolo quest’ultima abbia avuto nella formazione della successiva civiltà nuragica.
L’attenzione, nello specifico, è rivolta al DNA, alla dieta delle popolazioni di quattro-cinquemila anni fa e alle cause di morte degli antichi abitanti dell’isola. Un focus particolare è posto anche sull’estrazione dei metalli e sulle attività metallurgiche effettuate dalle popolazioni locali a partire dal III millennio a.C.
A dirigere l’intervento è Riccardo Cicilloni, docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria, in collaborazione con Elisabetta Marini, del dipartimento di Scienze della vita e dell’Ambiente. Lo scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre ed è stato reso possibile grazie alla concessione da parte del MIBAC.
Il sito della grotta di Acquacadda (o Grotta de Su Montixeddu), frequentato a scopo funerario almeno dall’età del Rame, è già noto in letteratura dagli anni Sessanta. Alla ricerca archeologica sul campo si alterneranno una serie di attività di tipo divulgativo, a cui prenderanno parte studiosi provenienti da più parti d’Europa.