Per nessun’altra città si è combattuto tanto nel corso dei secoli: questa è l’amara verità che si svela a chiunque si appresti a studiare la millenaria storia di Gerusalemme. Una questione che lo storico Eric Cline sintetizza efficacemente: “Sono almeno 118 i conflitti che si sono verificati a Gerusalemme e per Gerusalemme nel corso degli ultimi quattro millenni, conflitti che spaziano dagli scontri religiosi locali fino alle campagne militari strategiche, sfumature intermedie comprese. La città è stata distrutta almeno due volte, assediata 23 volte, attaccata altre 52 volte, e conquistata e riconquistata 44 volte”. Per non parlare poi delle innumerevoli ribellioni. Tra tutte, la distruzione operata dai romani nel 70 d.C. è stata senza ombra di dubbio la più cruenta, devastante e dolorosa, visto che culminò con la distruzione del Secondo Tempio (il cosiddetto Primo Tempio era stato completamente distrutto per mano di Nabucodonosor nel 586 a.C.).
Un primato quello di Gerusalemme davvero poco invidiabile. Perché un simile accanimento? La risposta non può certo essere legata a fattori economici o militari, visto che il sito dove sorge è lontano dalla costa, dai traffici mercantili e dalle vie di comunicazioni. L’unica vera risposta è rappresentata dall’altura che sovrasta la città, il Monte del Tempio per gli ebrei, il nobile santuario (Haram al Sharif ) per gli arabi; un luogo che lo storico Gershom Goremberg ha definito “la proprietà immobiliare più contestata sulla faccia della Terra”. Un sito sacro alle tre grandi religioni monoteistiche (ebraica, cristiana e musulmana).
Lì in origine svettava una roccia, ritenuta sacra, che a un certo punto fu inglobata nelle mura del tempio di Salomone e successivamente sotto la “Cupola delle Roccia”, il terzo luogo più sacro dell’Islam. Secondo il Corano, da qui Maometto sarebbe asceso al cielo, mentre per la tradizione ebraica in quel punto esatto Abramo avrebbe offerto a Dio il figlio Isacco. Solo tenendo presenti questi elementi è possibile forse comprendere quanto sia grande, ancora ai giorni nostri, il significato di questo sito per milioni di fedeli, e anche perché sia così conteso. Gerusalemme è un simbolo per cui non si è mai esitato, e mai si esiterà probabilmente, a combattere e uccidere.