Giulio Menichini, un nostro affezionato lettore, ci segnala la storia di Tullio Moneta, attore e soldato di ventura italiano, originario di Fiume.
L’abbiamo ricostruita per voi.
Per quanto possibile (e per non cadere in fastidiose ripetizioni) abbiamo preferito “soldato di ventura” a “mercenario”, poiché quest’ultimo termine ha un’accezione forse troppo generica e certamente troppo negativa…
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Nato a Fiume ma cresciuto a Macerata, classe 1937, Tullio Moneta è stato un soldato di ventura ed attore italiano.
Dopo gli studi all’Università di Perugia, il desiderio di viaggiare per il mondo lo porta in Sierra Leone dove, nella capitale Freetown, è direttore di un’azienda francese di import-export.
Ma i sogni del giovane fiumano sono altri. E l’ufficio non è certo il posto per lui.
L’occasione per una svolta arriva nel corso di un viaggio in Sud Africa. E’ qui che un italiano, che collabora sia con il mondo del cinema sia con un commando (il 5° Commando) di soldati di ventura, gli domanda di poter sfruttare la sua auto per girare alcune scene… in Congo!
Il Congo dei primi anni Sessanta è un paese in subbuglio. Ottenuta l’indipendenza da Bruxelles, l’ex colonia belga scivola nella guerra civile con la successione del Katanga prima e con la rivolta dei Simba del 1964.
Guidati da Pierre Mulele, i Simba sono una fazione sostenuta dall’Unione Sovietica che, all’apice della sua forza, riesce a strappare alla Repubblica Democratica del Congo importanti province. E a costituire la Repubblica Popolare del Congo. Ma la rivolta è arginata e il nuovo stato abbattuto grazie anche al 5° “Oca Selvaggia” e al 6° Commando, mercenari bianchi inquadrati nell’ANC (Armeé National Congolaise). I due commando sono guidati da soldati di ventura che hanno indelebilmente segnato la storia dei conflitti coloniali: Thomas Michael Hoare (Mike Hoare) e Bob Bernard.
Con la fine degli Anni Sessanta la stagione delle guerre di ventura nel Continente Nero sembra essere tramontata. E invece no perché, memore delle esperienze spalla a spalla nel Congo, Mike Hoare ricontatta Tullio Moneta agli inizi degli Anni ’80 per rovesciare il governo delle Seychelles. Secondo alcune fonti l’azione sarebbe stata pianificata addirittura nel 1978, nel corso delle riprese de I quattro dell’Oca Selvaggia (The Wild Geese) del regista Andrew V. McLaglen. Sul set Hoare e Moneta figurano come consulenti tecnici e il fiumano compare in alcune scene.
Il golpe alle Seychelles fallisce. Negli ’80 l’epoca dei soldiers of fortune è ormai tramontata, ma il film di McLaglen consegna all’eternità l’epopea del 5° Commando. D’altronde la pellicola è una delle poche testimonianze “nazional pop” dedicate ad un capitolo di storia mondiale ancor oggi poco noto, per quanto importante per meglio capire l’evoluzione del Continente Nero durante e dopo la decolonizzazione.
Tullio Moneta è deceduto il 3 aprile 2022 a Macerata. Il suo comandante, Mike Hoare, è invece morto agli inizi del febbraio 2020, tredici anni dopo il francese Dernard.
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(Immagine di sfondo: locandina de I quattro dell’Oca Selvaggia. Fonte: qui)